Lo zenzero è una pianta erbacea molto antica dell’estremo Oriente, ma che è oggi conosciuta e largamente apprezzata anche in Italia in quanto si presta bene in cucina come in medicina. Questo perché lo zenzero è una spezia dal gusto vagamente simile al limone ed è ottima per insaporire alcune tipologie di piatti, ma ha anche grandi proprietà curative. Per esempio è utile per contrastare i sintomi più diffusi dell’influenza, come tosse e raffreddore, ma anche per alleviare la nausea e capogiri causati dalla gravidanza o il mal d’auto. Quindi piantarla e coltivarla in casa porta duplici vantaggi.
Circa la sua coltivazione possiamo dire in linea generale che si può piantare in qualsiasi periodo dell’anno, ma bisogna tenere in considerazione che la pianta dello zenzero non ama le basse temperature, né l’esposizione diretta al sole. Quindi nei periodi più freddi sarebbe meglio tenere la pianta al chiuso, oppure se non è possibile posizionarla in ambienti interni, occorre ripararla e coprirla con del tessuto non tessuto. Le temperature ideali a cui far crescere lo zenzero vanno dai 22° ai 25°, sotto i 15° invece la pianta soffre. Per quanto riguarda il terreno va bene la comune terra di campo, l’importante è che il Ph sia leggermente acido e che vi si aggiunga del concime naturale almeno una volta al mese, così da mantenere rigogliosa la pianta di zenzero. Per farla crescere sana si rende necessario poi annaffiarla regolarmente, almeno una volta al giorno, con un nebulizzatore.
Infine, prima di passare alle varie possibilità di coltivazione dello zenzero, chiariamo che qualsiasi coltivazione deve partire dai rizomi, vale a dire le radici dello zenzero. Vanno quindi piantati questi rizomi, i quali andranno raccolti indicativamente dopo 5 o 6 mesi, o comunque quando le foglie sono secche. La raccolta dovrebbe avvenire utilizzando un coltello sterilizzato e lasciando tuttavia qualche radice così che la pianta rimanga in vita e dia avvio ad un nuovo processo di crescita.
Se dopo qualche giorno dall’acquisto dello zenzero le radici non sono ancora venute fuori significa che la pianta è stata trattata con delle sostanze che ne ritardano la germinazione, quindi è possibile accelerare il processo di germogliazione mettendo le radici in un bicchiere d’acqua e tenercele dalle 12 alle 15 ore.
Coltivare lo zenzero in vaso
Le radici della pianta dello zenzero hanno bisogno di molto spazio, quindi per la sua coltivazione occorre un vaso grande e profondo, largo almeno 30 cm. Se il vaso è di plastica occorre ricoprirlo con un telo di iuta, poi in ogni caso il fondo del vaso andrà ricoperto con delle palline di argilla espansa che servono per mantenere un’umidità costante. Sopra di queste andrà poi aggiunta la terra di campo con il concime naturale, come indicato nel paragrafo precedente, ed andranno poi piantate le radici ad un paio di centimetri dalla superficie del terreno.
Coltivare lo zenzero in un sacco
Un’alternativa alla classica coltivazione in vaso è quella nei sacchi in lino o in iuta, possibilmente arrotolati su se stessi, in modo che abbiano un’altezza ragionevole e non eccessiva. Sul fondo del sacco andrà messo il terriccio di cui abbiamo già parlato, poi andranno posizionati i rizomi di zenzero ed aggiunta infine un’altra manciata generosa di terra. Mano a mano che le radici e i germogli di zenzero si sviluppano, il sacco può essere inserito in un bidone, cosa che agevola la crescita.
Coltivare lo zenzero in un bidone
Lo zenzero si presta bene ad essere coltivato anche in bidoni o secchi, l’importante è che il fondo abbia dei buchi che consentano il drenaggio dell’acqua e che al di sotto di esso vi sia un sottovaso, che può essere il coperchio del bidone per esempio, per raccogliere l’acqua. Nel fondo del bidone andrà messo il terriccio unito a delle palline di argilla espansa ed andranno poi interrati a 2 o 3 cm di profondità i rizomi di zenzero.