Dalla Valle d’Aosta fino al sud e alle isole, tante sono le ricette tipiche del Carnevale e quasi tutte riguardano i dolci. A differenza di altre festività, il Carnevale si caratterizza per un menù abbastanza tradizionale, che si arricchisce per il dessert. Molte sono i dolci che si possono gustare nei ristoranti in questo periodo, ma che si possono preparare anche a casa. I tre fattori più importanti ai fini della buona riuscita delle ricette che seguono, che sono ampiamente conosciute in tutto lo stivale, seppur talvolta con nomi e diciture differenti, sono: i procedimenti, gli ingredienti e gli utensili. Ciò vuol dire che occorre seguire attentamente i passaggi che vengono indicati, usare ingredienti di buona qualità e gli strumenti giusti. Ogni utensile da cucina ha infatti la sua destinazione d’uso ed andrebbe usato correttamente; molto spesso i risultati finali sono rovinati proprio dall’uso di un utensile non corretto!
Chiacchiere
Probabilmente si tratta del dolce di Carnevale più conosciuto ed anche con il maggior numero di varianti a seconda delle regioni d’Italia. Fritte oppure cotte al forno, le chiacchiere sono note anche con il nome di bugie in Piemonte ed in Liguria, come cenci in buona parte della Toscana, sfrappe e sfrappole in Emilia ecc.
Come dicevamo, le varianti sono tante e differiscono principalmente per la cottura, in padella con olio oppure in forno e principalmente per la decorazione finale, che può essere fatta con zucchero semolato oppure con zucchero a velo.
Quella che adesso presentiamo è la ricetta delle chiacchiere fritte, che prevede quindi l’impiego di olio di arachidi, che dona gusto e croccantezza a questi dolci.
Ingredienti per 6 persone: 500 gr di farina di tipo 00, 100 ml di spremuta di arancia, 20 gr di burro ammorbidito, 2 uova, 2 cucchiai di zucchero a velo, 2 cucchiai di brandy, sale e olio di semi di arachidi.
Procedimento: su una spianatoia formare una fontana con la farina e unire tutti gli altri ingredienti, quindi impastare bene e a lungo fino a quando la pasta non diventa liscia e morbida e formare una palla da avvolgere nella pellicola e riposare una mezz’ora di tempo. Dopodiché, con un matterello stendere la pasta e renderla molto sottile, quindi tagliarla a strisce con una rotella tagliapasta ed immergerle una alla volta nell’olio bollente. Girarle spesso e rimuoverle con una pinza per fritti non appena risultano belle croccanti. Far sgocciolare bene, adagiarle su della carta assorbente e poi spolverizzarle con lo zucchero a velo.
Zeppole
Tipiche di Napoli, le zeppole sono dei dolci dal soffice impasto e dall’aspetto molto invitante. Per quanto riguarda la cottura ve ne è solamente una, ed è la frittura. Quel che può essere differente è la forma, infatti a seconda delle regioni ed anche dal proprio gusto personale si può tagliare l’impasto in modi diversi.
Ingredienti per 6 persone: 500 gr di patate, 500 gr di farina di tipo 00, 100 gr di burro ammorbidito, 4 uova, 1 cubetto di lievito di birra, zucchero semolato, olio di semi di arachide e sale.
Procedimento: far lessare le patate, quindi sbucciarle e farle raffreddare. Su una spianatoia disporre la farina a fontana come per la ricetta delle chiacchiere vista poc’anzi e mettervi al centro il lievito. Versarvi sopra un po’ di acqua tiepida e farlo sciogliere premendo con le dita di una mano. Aggiungere le uova, il burro, lo zucchero, le patate passate con lo schiacciapatate e un pizzico di sale. Impastare bene il tutto con le mani e lavorare fino a quando l’impasto non diviene morbido. Se risulta particolarmente appiccicoso, aggiungervi un altro po’ di farina e poi avvolgerlo in un panno e farlo lievitare almeno un’ora e mezzo. Dopodiché, lavorarlo con un mattarello ed infine con le mani: va infatti allungato per formare dei rotolini spessi circa 1, 5 cm, che vanno tagliati ogni 10 o 15 cm, a seconda appunto delle proprie preferenze. Quindi chiuderle come delle ciambelle e posizionarle su un vassoio infarinato, coprirle con un panno e far lievitare un’ora. Infine, friggere ogni zeppola in una pentola dai bordi alti con tanto olio di arachide. Se l’olio è ben caldo bastano 30 secondi per lato per raggiungere la cottura ottimale. Quindi immergerle in un piatto con lo zucchero per far aderire lo zucchero finché le zeppole sono calde.
Frittelle di riso
Si chiamano frittelle e non serve quindi dirlo che la cottura è in olio di semi. Piccole e gustose, le frittelle di riso sono molto comuni in Toscana nel periodo di Carnevale ed una tira l’altra!
Ingredienti per 6 persone: 200 ml di latte, 200 ml d’acqua tiepida, 80 gr di farina di tipo 00, 80 gr di riso carnaroli, 80 gr di zucchero semolato, 1 uovo, 1 cucchiaino di lievito per dolci, scorza di un limone, olio di semi di girasole e zucchero a velo.
Procedimento: in una pentola cuocere per 15 minuti il latte, insieme all’acqua, al riso e alla scorza di un limone. Dopodiché, rimuovere la scorza ed aggiungere invece gli ingredienti restanti e mescolare con un mestolo di legno in modo da far amalgamare bene il tutto. A questo punto, inumidirsi un poco le mani e formare delle palline con l’impasto ottenuto, quindi cuocerle in padella in abbondante olio di semi bollente. Aiutarsi con un cucchiaio per girarle e garantirsi quindi una cottura uniforme, quindi scolarle su carta assorbente e spolverizzare con zucchero a velo.
Infine, tra i dolci di Carnevale possiamo annoverare tutti i dessert colorati, come le torte arcobaleno, i cupcakes, i muffin multicolore e i biscotti con gli smarties. Anche in questo caso le ricette sono molteplici e si può quindi optare per quella che più si preferisce, l’importante è il risultato finale, ma anche l’effetto scenico. Questi dolci colorati infatti solitamente si fanno per i bambini, per sorprenderli, quindi affinché ci sia l’“effetto wow” occorre non trascurare l’aspetto estetico e presentarli al meglio. La forma esteriore poi è fonte di gioia anche per gli adulti, perché da sempre il cervello è ricettivo ai colori e riceve quindi stimoli positivi dagli elementi colorati, soprattutto dagli alimenti come i dolci, che già in partenza rappresentano una prelibatezza molto apprezzata.