Le piante fiorite sono delle meraviglie per gli occhi e per questo si tengono nei giardini e nei balconi di casa, ma anche negli ambienti interni. Una bella pianta fiorita, come l’orchidea per esempio, dona quel tocco di eleganza in più negli spazi chiusi come una zona living o il soggiorno di un appartamento.
Affinché l’atmosfera rimanga elegante nel tempo occorre ovviamente mantenere in vita ed in salute la pianta ed i suoi fiori, aspetto che rappresenta l’altro lato della medaglia. Se infatti da una parte vi è il vantaggio di impreziosire un ambiente, dall’altra vi è l’onere di prendersi cura della pianta. Parliamo di onere ma in realtà non si tratta di niente di particolarmente impegnativo né complicato, soprattutto per quanto riguarda la cura delle orchidee in casa, che è l’oggetto di questa nostra trattazione. Infatti, quel che occorre è la costanza nell’irrigazione, cosa che può essere fatta in pochissimi minuti, nonché conoscere le caratteristiche specifiche della pianta. Quest’aspetto è molto importante in quanto è partendo appunto dalle caratteristiche della pianta che si può arrivare a memorizzare quali sono i comportamenti giusti da adottare per far sì che le orchidee crescano in salute.
La prima cosa da prendere in considerazione è l’origine: le orchidee sono piante che hanno una provenienza equatoriale, tropicale, e prediligono quindi il caldo. Tante sono le specie differenti e una loro classificazione e differenziazione è estremamente lunga e complessa, tuttavia possiamo dire che si tratta di piante che si adattano bene anche ad habitat diversi da quello loro naturale e per questo, con i dovuti accorgimenti, si possono tenere le orchidee anche in casa.
La posizione ideale dove mettere il vaso con le orchidee è a sud, cioè possibilmente in una zona della casa esposta a sud, nonché in un punto dove arrivi la luce ma che sia adeguatamente filtrato. Le orchidee hanno bisogno di luce, ma non amano l’esposizione diretta ai raggi del sole in quanto non è per niente salutare. Per questo si consiglia di posizionarle vicine ad una finestra o portafinestra che abbia una tenda leggera, cioè non particolarmente spessa o oscurante. L’assenza totale di luce comporta la non fioritura.
Le temperature ideali per la salute di queste piante va da un minimo di 16° ad un massimo di 24°. Tuttavia, come abbiamo detto, le orchidee si adattano bene anche a condizioni climatiche differenti e possono quindi arrivare a tollerare delle temperature più alte, fino a 35° per esempio, a patto che si trovino in un punto all’ombra e ben ventilato. A tal proposito occorre prestare molta attenzione anche al grado di umidità della postazione e dell’abitazione in generale in quanto può essere causa di sofferenza della pianta. Infatti se il grado di umidità è troppo basso le foglie della pianta diventano gialle e si raggrinziscono, mentre se è troppo alto i fiori si macchiano. Imparare a riconoscere questi segni, che sono a tutti gli effetti dei messaggi da parte delle piante, è importante per risolvere i problemi e in questo caso per capire di dover cambiare la posizione delle orchidee. L’ambiente ottimale per le orchidee dovrebbe avere un grado di umidità che va dal 60 al 70%.
Un altro aspetto di notevole importanza, come del resto per tutte le piante in generale, è l’innaffiatura. Le orchidee hanno bisogno di acqua giusto per mantenere umido il substrato: in inverno si possono innaffiare anche solo una volta alla settimana, mentre durante la stagione calda o quando vi sono i riscaldamenti accesi andrebbero irrigate almeno 3 volte alla settimana. Il momento migliore per l’irrigazione è la mattina, in quanto ciò evita i ristagni d’acqua e che le foglie siano bagnate la sera.
Per quanto riguarda la concimazione e la sua sostituzione nel tempo possiamo dire che ha una frequenza variabile a seconda della specie, tuttavia le orchidee hanno bisogno di una nutrizione ad alto contenuto di azoto, il quale infatti dovrebbe essere in quantità doppia rispetto al potassio ed al fosforo.
La fioritura avviene solitamente due o tre volte l’anno, a patto che le piante si trovino in un buono stato di salute e che siano rispettate le già citate condizioni a livello di luce, temperature ed umidità. Subito dopo la fioritura le orchidee entrano in uno stato di riposo, quindi occorre innaffiarle veramente poco e quando i fiori sono seccati si può recidere totalmente lo stelo oppure tagliare il secondo internodo.
Infine per imparare a prendersi cura delle orchidee, oltre quanto esposto finora è senza dubbio utile ed interessante partecipare all’OrchiDay, organizzato da e presso il Peraga Garden Center. Giunto quest’anno alla sua 5°edizione, l’evento ha portata nazionale ed è totalmente gratuito: nei grandi spazi messi a disposizione da Peraga si tiene una delle più grandi mostre delle orchidee, con tantissime specie differenti. Inoltre, nei giorni della mostra sono previsti anche una serie di incontri nel corso dei quali verranno svelati i migliori consigli e segreti per coltivare le orchidee in casa. Trattandosi di una mostra gratuita non occorre alcuna prenotazione, l’unica cosa da fare è segnarsi in agenda le date, che sono sabato 24 e domenica 25 febbraio 2018.