La stagione invernale rappresenta una grande minaccia per i fiori e gli ortaggi coltivati nei balconi e per evitare quindi che si rovinano occorre metterli al riparo. Se non si ha la possibilità di spostare i vari vasi all’interno della propria abitazione, la soluzione ideale è data dalle serre. In commercio vi sono numerose tipologie di serre, sia da giardino sia da balcone, che si differenziano per dimensioni e materiali.
È quindi utile valutare adeguatamente la scelta in modo da organizzare il proprio balcone nel migliore dei modi, vale a dire in maniera funzionale e piacevole alla vista. Dato infatti che il balcone è un’estensione della casa occorre anche lasciare degli spazi liberi ed ottimizzare al meglio quelli da destinare alla serra.
Molte persone ricorrono al fai da te e ricavano delle serre autonomamente utilizzando delle casse di legno e dei pannelli PVC, ma dati i costi irrisori delle serre da balcone pronte consigliamo di acquistare una di queste, che fanno risparmiare del tempo e garantiscono un più elevato ed efficiente sistema di protezione.
Vediamo quindi quali sono gli aspetti da prendere in considerazione per scegliere e posizionare la migliore serra da balcone, ricordando comunque che non vi è un prodotto migliore in assoluto. Intendiamo infatti come serra migliore quella che si allinea perfettamente con le esigenze che si hanno, che sappiamo essere personali.
Dove mettere le serre nel balcone
Come abbiamo detto, le serre servono per proteggere le piante dalle intemperie stagionali: temperature rigide, vento, pioggia e in certi casi anche gelo. Ecco che occorre posizionarle in dei punti strategici, dove arrivi un po’ di luce ed eventualmente sole senza che vi sia eccessiva esposizione al ghiaccio. Un davanzale è infatti maggiormente esposto rispetto al pavimento.
Vedremo più avanti che una soluzione molto utile è data dalle serre multipiano ad angolo, da posizionare appunto negli angoli più interni del balcone.
Il materiale delle serre da balcone
Dato che le serre sono un elemento protettivo dovrebbero essere ben solide e resistenti, sia a livello di struttura, che può essere semplicemente appoggiata al pavimento oppure vincolata alle pareti, sia a livello di copertura, che può essere in PVC, vetro o nylon.
La maggior parte delle serre da balcone ha un rivestimento in PVC in quanto ha un ottimo rapporto tra qualità e prezzo, nonché tra funzionalità e praticità. Non si dimentichi infatti che un altro degli aspetti da considerare è l’apertura di queste serre, in quanto non basta semplicemente introdurvi all’interno le piante. Affinché rimangano in vita e proseguano la loro crescita in salute è opportuno prendersene cura come sempre, a livello di irrigazione e concimazione del terreno.
Il tipo di materiale incide sull’apertura, infatti i teli in PVC si aprono principalmente a strappo o, in alcuni casi, con una cerniera; il vetro e la plastica invece possono aprirsi a scorrimento oppure se vi sono delle ante si aprono come degli armadi.
Le strutture delle serre da balcone
Vi sono tante tipologie differenti di serre, alcune ad un solo piano e principalmente in materiale plastico ed altre che sono a tutti gli effetti invece degli scaffali da esterno, con una struttura in metallo e più ripiani, o mensole, e un telo esterno o delle lastre in plastica esterne per l’apertura e la chiusura. Angolari, con ante o senza, queste strutture sono solitamente le più vendute perché rispondono appunto all’esigenza di ordinare ed organizzare gli spazi del bancone rendendoli esteticamente più piacevoli.
I ripiani sono utili appunto per contenere in un solo punto tutti gli accessori ed attrezzi utili per curare le piante, come il terriccio, l’annaffiatoio ecc. A seconda dei vasi e quindi delle piante che si devono mettere all’interno delle serre si rendono necessarie delle strutture con mensole molto distanti tra di loro, oppure proprio sprovviste. È questo il caso, per esempio, delle piante che si sviluppano in altezza e cha hanno quindi bisogno di avere molto spazio intorno, ma soprattutto sopra.