Uno dei migliori modi per arricchire il proprio laghetto è quello di inserirvi delle piante che crescono in acqua, le quali consentono di realizzare un giardino acquatico bello a vedersi ed utile per gli insetti e gli eventuali animali acquatici. Infatti, la funzione delle piante acquatiche non è solo di tipo estetico in quanto creano un microambiente naturale dove i vari organismi, animali e vegetali, vivono in equilibrio.
Le piante acquatiche hanno una grande capacità depurativa e grazie a questo è possibile tenere lontane le alghe in modo naturale, senza dover cioè ricorrere a trattamenti dell’acqua. È risaputo infatti che uno dei principali problemi dei laghetti è l’infestazione da alghe, che può essere contrastata, ma soprattutto prevenuta, appunto con questa tipologia di piante.
Le tipologie di piante acquatiche più importanti
Ecco che, a tal proposito, si rende necessario sapere che l’equilibrio nel laghetto si raggiunge più facilmente se coesistono tipologie diverse di piante acquatiche. Nello specifico stiamo parlando delle piante sommerse, delle piante palustri e di quelle a foglie galleggianti. Si consiglia di scegliere un fiore per ciascuna tipologia in quanto ognuno contribuisce in maniera differente alla salute del microambiente del laghetto. Le piante a foglie galleggianti, dette anche ombreggianti, come i fiori di loto e le ninfee per esempio, sono utili per coprire la superficie del laghetto ed evitare quindi che l’irradiazione solare scaldi eccessivamente le acque e stimoli lo sviluppo delle alghe. Infatti, l’esposizione diretta ai raggi del sole, insieme ad un eccesso di sostanze nutritive, rappresentano le principali cause della crescita delle alghe, filamentose ed unicellulari.
Le piante palustri invece sono utili per depurare l’acqua, infatti si tratta di una tipologia che va piantata tra il filo dell’acqua ed una profondità variabile ed attraverso le radici svolge un importante filtraggio. Infatti, esse catturano l’ossigeno dall’atmosfera e lo passano in tutto il resto della pianta, vale a dire sulle foglie, il fusto e i rizomi. Solitamente il consiglio è quello di coltivare le piante palustri, come l’Hippuris Vulgaris e l’Iris Pseudacorus per esempio, ad una profondità intermedia tra il pelo dell’acqua ed il fondale del laghetto, ma se ciò non è possibile si può tranquillamente optare per dei vasi rialzati sui fondo.
Per mantenere l’acqua del laghetto correttamente pulita servono quindi le piante palustri, ma anche le piante sommerse, che sono chiamate anche proprio piante ossigenanti sommerse. Meno decorative e meno appariscenti rispetto alle due tipologie di piante acquatiche considerate, anche quelle sommerse sono altamente consigliabili in quanto accrescono il livello di ossigeno dentro l’acqua.
Come coltivare le piante acquatiche
Tutte e tre le tipologie di piante acquatiche prese in esame necessitano di essere invasate, sono poche quelle che riescono a svilupparsi senza la terra e, nella maggior parte dei casi, si tratta delle piante sommerse. Le tipologie di vasi li suggeriamo in seguito così da dare indicazioni precise in base alle piante specifiche, tuttavia possiamo dire che un aspetto molto importante è rivestito dalla terra. Essa deve essere ricca di nutrienti ed argillosa, non sabbiosa né ghiaiosa, ma una terra di campo arricchita di concime organico, come il compost per esempio, in misura 1 a 10. Serve cioè un terreno ben pesante, che non galleggi, ma che dia al tempo stesso una buona dose di nutrimento.
Ninfee: per diventare grandi e vigorose, le ninfee andrebbero coltivate in vasi molto grandi di forma circolare, da posizionare nella parte più profonda del laghetto, in quanto la crescita è influenzata positivamente proprio dalla profondità. Le ninfee si sviluppano in larghezza, quindi per evitare che i rizomi escano dal vaso, si consiglia di non riempire il vaso di terra, ma di lasciarvi un po’ di spazio nella parte superiore.
Fiori di loto: mentre le ninfee si sviluppano in larghezza, i fiori di loto si sviluppano in tutte le direzioni, quindi vanno coltivati in vasi senza fori, neanche sul fondo. Anche in questo caso si consiglia un vaso molto ampio e dalla forma circolare che garantisce una crescita maggiormente rigogliosa.
Piante palustri: generalmente questo tipo di piante si inserisce vicino ai bordi del laghetto, vale a dire nei punti dove la profondità dell’acqua è minore, ma come già detto, si possono usare anche dei vasi e rialzarli mettendovi sotto dei blocchi di cemento o delle pietre. I vasi dovrebbero essere di forma circolare e con dei fori, così da favorire la fitodepurazione dell’acqua.
Piante ossigenanti: molte specie di piante ossigenanti non presentano le classiche radici e si possono ancorare sul fondo del laghetto usando o dei vasi o dei ciottoli.