Tra i fiori più belli e solari, che con i loro colori infondono gioia e positività, ci sono sicuramente i girasoli. Il loro nome è dato dalla loro caratteristica principale, che è quella di essere sempre rivolti al sole e a girarsi per seguirlo, questo perché hanno una sorta di orologio biologico. Recentemente è stato infatti appurato che i girasoli hanno un loro ritmo circadiano interno che li fa voltare da est ad ovest durante la fase di maturazione. Dopo che sono maturati invece rimangono voltati sempre ad est.
Abbiamo parlato di fiori, ma in realtà per una maggiore precisione dovremmo dire che il girasole è un’infiorescenza che si compone di tantissimi fiori: cresce molto in altezza e dona un aspetto tendenzialmente rustico agli ambienti in cui si trova, quindi va innanzitutto pensato a dove posizionarla. Essa può stare bene sia in giardino sia sul balcone che in un orto. Il tutto dipende anche dal tipo di utilizzo che se ne vuole fare, infatti il girasole viene scelto sì per scopi ornamentali, ma anche per scopi alimentari; i semi di girasole hanno proprietà benefiche, utili per il nostro organismo. Ricchi di acidi grassi essenziali e di vitamine E e del gruppo B, rappresentano un valido alleato per la nostra salute.
Prima di procedere con i consigli per la generale coltivazione dei girasoli, apriamo una piccola parentesi circa la coltivazione in balcone che, come abbiamo detto, è possibile, tuttavia sarebbero da preferire le specie nane, le cui dimensioni sono ridotte rispetto alla specie principale di Helianthus annuus, che è il nome scientifico del girasole. Infatti se le specie normali raggiungono più di un metro e mezzo d’altezza, quelle nane arrivano al massimo a 50 cm e sono quindi più gestibili e più in linea con il contesto.
Quel che occorre per la coltivazione in vaso è, ovviamente, un contenitore abbastanza grande, con diametro di almeno 20 cm, del terriccio drenante e qualche seme di girasole. Ne bastano pochi semi, giusto 2 o 3 per vaso o, in alternativa, si possono mettere a dimora delle piantine già pronte.
Va da sé che se si vuole piantare il girasole in giardino o nell’orto servono le stesse cose, fatta eccezione per il vaso.
Il girasole predilige i terreni drenanti, quindi è consigliabile usare del terriccio organico, fertile e mischiarlo con del letame con pellet; sul fondo andrebbe poi predisposto uno strato di ghiaia oppure di argilla espansa, che consente di avere una buona areazione che, ricordiamo, è fondamentale.
I semi andrebbero messi al centro del vaso e a circa 2 cm dalla superficie, ed andrebbero altresì irrigati fin da subito in quanto il terreno dovrebbe sempre risultare umido, ma non eccessivamente bagnato. I ristagni d’acqua sono tutt’altro che salutari! Ecco che per ciò che concerne l’irrigazione non vi è una indicazione precisa di frequenza, è consigliabile più che altro monitorare il terreno e darvi acqua quando tende ad asciugarsi. Per quanto riguarda invece la posizione, essa dovrebbe essere un punto soleggiato, ovviamente, ma possibilmente riparato dal vento.
La germogliazione generalmente comincia dopo 7-10 giorni dalla semina e va tenuta sotto controllo perché quando la pianta cresce necessita di un sostegno e/o tutore in plastica o legno, che le consente di non piegarsi e rovinarsi. A tal proposito vi è da sapere che la crescita del girasole è molto veloce, c’è chi la definisce miracolosa infatti!
Dopo la fioritura il consiglio è quello di lasciar seccare la grande corolla del fiore e raccoglierne i semi che, come abbiamo anticipato, sono preziosi. Oltre ad essere usati in cucina, possono rappresentare un pasto per gli uccelli o, ancora, possono essere conservati per la semina successiva. A tal proposito ciò che si rende necessario è far seccare bene la corolla perché solo quando ha raggiunto un elevato grado di maturazione, il seme può produrre. Per la conservazione invece si consiglia di tenere i semi in sacchetti di carta traspiranti, e non in contenitori sigillati, e di riporli altresì in una stanza al buio, dove vi sia fresco ed asciutto. Assolutamente bandita è infatti l’umidità, per questo si sconsigliano gli involucri chiusi.