Uno dei simboli della primavera è la fioritura, ma spesso ci si dimentica che le piante possono fiorire anche durante la stagione fredda. Ciò significa che è possibile avere un balcone o giardino fiorito anche a novembre. Qui di seguito vedremo quindi quali sono le piante che danno il meglio di sé in autunno e che ben resistono al freddo. Vedremo anche quali caratteristiche hanno e di quali cure hanno bisogno. Tale aspetto è importante per far sì che vivano a lungo e crescano nel migliore dei modi.
Viole
Iniziamo con il dire che non serve specificare il perché di questo nome. La specie di pianta viola è così chiamata per il suo colore. Le viole sono amate ed apprezzate non solo per le loro sfumature, bensì anche per il loro gradevole profumo. Se ne consiglia la coltivazione in quanto si tratta di piante perenni, in grado di sopportare sia il caldo sia il freddo. Ovviamente, la crescita è garantita se vengono osservate le cure giuste, a partire dalla messa in dimora.
A tal proposito si può dire che la coltivazione delle viole può essere in vaso oppure in piena terra. Per quanto riguarda il terreno esso dovrebbe essere morbido, ricco e be drenato. Dovrebbe cioè essere umido, ma non zuppo d’acqua. Al pari di tante altre piante anche le viole soffrono nei ristagni idrici, i quali provocano marciture all’altezza delle radici. Circa invece la messa a dimora vera e propria il consiglio è quello di distanziare le piante di almeno 15 centimetri le une dalle altre. Occorre poi prestare attenzione alla profondità. Sempre per evitare i ristagni idrici, non bisogna affossare troppo il piede della pianta. Il consiglio, quindi, è di interrare le viole fino all’attaccatura delle radici.
Crisantemi
Le specie dei crisantemi sono circa 200 e presentano caratteristiche differenti. Tuttavia un aspetto comune ce lo hanno, si tratta della fioritura invernale. Che siano coltivati in vaso oppure in giardino, i crisantemi ben resistano al gelo. Garantiscono così di avere un balcone o un giardino fiorito quando la maggior parte delle altre piante vivono il loro periodo di riposo.
Per quanto riguarda il terreno, quello ideale dovrebbe garantire un buon substrato. Ecco che solitamente si consiglia di mescolare il terriccio di prato con del letame maturo, in rapporto 4 a 1. Il letame, cioè, dovrebbe essere pari ad 1/5.
La posizione migliore è in un luogo in cui arriva molta luce, in pieno sole, mentre la potatura si richiede in seguito alla fioritura. Si consiglia infatti di spuntare i crisantemi quando sono del tutto disseccati.
Elleboro
Chiamata anche rosa di Natale, l’elleboro è una pianta di tipo perenne e rustico. Tipica dell’Europa centrale, cresce a ciuffi compatti. Il suo habitat naturale sono le sterpaglie, i sottoboschi e i prati di montagna. Tuttavia si possono coltivare anche nel proprio giardino o balcone di casa, cioè in vaso. Questa pianta resiste al freddo, ma deve essere piantata prima delle gelate. Generalmente si consiglia come periodo della messa a dimora quello che va dal mese di maggio al mese di settembre. Circa la posizione, essa dovrebbe essere in un punto dove arriva ombra in quanto cresce meglio in situazioni semi-ombreggiate. Mentre per il terreno predilige un terreno fresco e drenato, possibilmente ricco di humus. L’irrigazione deve essere regolare per tutto il primo anno così da favorire il radicamento dell’elleboro. A tal proposito segnaliamo serve circa un anno prima di vedere la prima fioritura.
Erica
L’erica è una pianta che si caratterizza per avere arbusti piccoli e cespugliosi, rustici e sempreverdi. Si usa per abbellire sia gli spazi all’aperto che gli ambienti interni, è infatti molto spesso impiegata come pianta ornamentale. Data la sua natura rustica, non si tratta di una pianta che necessita di grandi cure. Ciò che è doveroso sapere è che l’erica non ama la luce diretta del sole né il calcare.
Il suo terreno ideale è acido e ben drenato. Le innaffiature dovrebbero essere regolari e moderate, dovrebbero cioè mantenere il terreno umido, ma non bagnato. Ovviamente è importante che l’acqua non sia calcarea, bensì demineralizzata. In alternativa può and bene anche l’acqua piovana, così come delle nebulizzazioni per mantenere l’umidità.
Edgeworthia
Particolarmente noto è il genere edgeworthia chrysantha, vale a dire la pianta della carta. Essa è così chiamata in quanto nei paesi di origine, Cina e Giappone, viene impiegata per fabbricare le banconote.
Si consiglia di mettere a dimora questa pianta sul finire dell’inverno. L’edgeworthia resiste al freddo, ma è sensibile ai venti gelidi. Predilige i luoghi soleggiati e i terreni ricchi di sostanza organica.
Riguardo alle annaffiature, esse sono necessarie per le piante allevate in vaso quando il terreno si presenta asciutto, mentre la frequenza per quelle coltivate a dimora deve essere regolare, soprattutto nel periodo che coincide con il risveglio vegetativo.